#CHIUDERE
Comunicato stampa
Usb di stabilimento
Usb Basilicata L.P.
*IL PROFITTO DI POCHI VIENE PRIMA DEL CORONAVIRUS*
Come era facilmente prevedibile anche alla Fca di Melfi è stato accertato il primo caso di contagio da coronavirus.
II lavoratore che si è recato in fabbrica non sapeva di essere contagiato, non avvertiva sintomi, è andato a lavorare perché Fca era aperta.
I primi a garantire tempestivamente la sicurezza sui posti di lavoro devono essere i datori di lavoro, a maggior ragione in questa situazione di rischio estremo, così non è stato.
Era prevedibile ed è accaduto, adesso tanti lavoratori verranno messi in quarantena, forse per questo si è deciso di posticipare la riapertura dello stabilimento lucano al 30 Marzo.
Nonostante il governo, con il decreto ministeriale del 9 Marzo, metteva in atto una serie di restrizioni per contenere la diffusione del virus, Fca Melfi ha continuato a produrre per diversi turni come se nulla fosse.
Ricordiamo inoltre che la Fca ha prodotto regolarmente per un turno anche successivamente al decreto ministeriale dell’11 marzo 2020.
Dopo l’11 i lavoratori hanno lavorato e viaggiato a distanze tra loro inferiori al metro e senza alcuna protezione individuale, in barba alle normative ministeriali.
Fca Melfi era consapevole del rischio di contagio che faceva correre ai propri dipendenti ma come al solito il profitto non ha un lato umano, nemmeno durante il coronavirus.
L’USB di stabilimento, congiuntamente a Usb Basilicata L. P., ha denunciato sin da subito alla prefettura di Potenza il rischio che correvano i lavoratori, chiedendo la chiusura immediata dello stabilimento, purtroppo avvenuta dopo diversi turni di lavoro.
Per queste ragioni Usb ha dato mandato ai propri legali affinché verifichino se ci sono i presupposti per denunciare alle autorità competenti il comportamento tenuto da Fca Melfi i giorni immediatamente successivi al 9 e fino alla chiusura dello stabilimento.
Potenza, 16 Marzo 2020
Usb di stabilimento
Usb Basilicata L.P.