Da nord a sud, in numerose aziende, operai, lavoratori e lavoratrici, hanno alzato la testa e rivendicato la dignità, la sicurezza e la salute propria e dei loro familiari.
Scioperi, assemblee, proteste … per dire che esiste anche la classe operaia, per dare visibilità a chi produce la ricchezza di questo paese. Padroni e governo, pensavano di fare i conti senza l’oste … offuscando chi lavora in fabbrica.
Rispetto all’emergenza “coronavirus”, gli operai non sono cittadini di un’altra categoria; la salute e la sicurezza hanno un inestimabile valore, ogni giorno, in fabbrica e nella società come in queste settimane.
La salute è un bene collettivo, è diritto alla vita e come tale inviolabile, irrinunciabile, ineludibile e non si delega, non si monetizza, non si subordina ad alcuna norma, contratto, legge.
Le misure e i provvedimenti disposti in questi giorni per la tutela di ogni essere umano, di ogni singolo cittadino/a, vale allo stesso modo ANCHE per la classe operaia. L’organizzazione della produzione in fabbrica deve essere attinente e pertinente in base all’emergenza sanitaria con la tutela dei salari al 100% senza utilizzare ferie, congedi e permessi.
Anche nella situazione di estrema gravità, il movimento operaio e sindacale deve porsi l’obiettivo di riorganizzare le proprie fila con la solidarietà e l’unità, con la lotta e l’organizzazione, per sconfiggere padronato e loro portaborse. Per l’unità di classe, per non essere carne da macello dei profitti capitalistici e delle scelte politiche, sociali ed economiche, dei vari governi di servizio alla classe dominante.
Oggi, 13 marzo, ricorre il 33° anniversario della strage operaia di Ravenna (1987). In quella immane tragedia persero la vita 13 operai, asfissiati negli scantinati della ‘Mecnavi’.
Il Coordinamento Autoconvocati, assieme a realtà sindacali del territorio, aveva organizzato una giornata di informazione, di denuncia e di lotta, PER ricordare i 13 operai e organizzare un presidio e l’assemblea per la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro.
Iniziativa in continuità con quella promossa il 7 dicembre scorso a Torino, in occasione del 12° anniversario della strage alla Thyssen Krupp, a cui avevano partecipato lavoratori, sindacati di base, le madri e i familiari degli operai uccisi in quella fabbrica e una delegazione dei familiari della strage ferroviaria di Viareggio del 29 giugno 2009.
La situazione di emergenza ha impedito l’iniziativa di Ravenna; la battaglia su questi fondamentali e vitali temi continua … Per la salute, la sicurezza, le condizioni di lavoro, l’occupazione, siamo disposti a tutto!
Coordinamento lavoratrici/lavoratori autoconvocati per l’unità della classe