Oggi la Gkn ha scioperato. Da domani valuteremo tutte le azioni di mobilitazione necessarie. Stiamo chiedendo con forza all’azienda di implementare tutte le azioni possibili al fine di garantire ogni possibile abbattimento del rischio da contagio da Covid 19. Quello che non è stato fatto negli scorsi giorni, deve essere fatto assolutamente nelle prossime ore. Ma questo non può bastare!
Ormai ogni sera attendiamo il messaggio di Conte, come un tempo si aspettava il Carosello. Ma qua non c’è niente da ridere. Ogni sera il Governo aggiorna misure di sicurezza, spesso contraddittorie e generiche, per girare attorno a un punto. Ed il punto è questo: al momento l’unica vera garanzia contro il contagio è rimanere a casa e ridurre al minimo i contatti con l’esterno. Per questo è necessario fermare i settori produttivi non essenziali.
Il Governo si deve prendere la responsabilità di valutare quali sono i settori produttivi strettamente necessari a garantire i beni di prima necessità, i servizi essenziali e tutto ciò che è necessario al servizio sanitario. Il resto deve chiudere. E deve chiudere senza che questo ricada su lavoratori, dipendenti e autonomi, o su piccoli esercizi commerciali.
E invece le fabbriche rimangono aperte. Nè vengono prese misure economiche di sostegno al reddito per chi viene lasciato a casa forzatamente. Non si prevedono blocchi dei licenziamenti o degli sfratti, ammortizzatori sociali straordinari con integrazione economica.
Il Governo si limita a dire che va facilitato l’uso delle ferie (!!?), rinvia a strumenti di contrattazione collettiva e aziendale. In pratica “scarica” la palla verso il basso. Anche le indicazioni sulla sicurezza sono assolutamente generiche. Fino a pochi giorni fa si raccomandava la mascherina solo “ai contagiati” o agli operatori sanitari. Da ieri sera il Governo invece prescrive “dispositivi di protezione individuali” dove manca il “metro di distanza”. Quali dispositivi? Mascherine di che tipo?
Ci pare tutta una foglia di fico per nascondere che negli assembramenti produttivi, la sicurezza ad oggi semplicemente non può essere garantita al 100%.
E oltre al danno, siamo sicuri che arriverà la beffa. Oggi non si fermano per la nostra salute, domani si fermeranno per la crisi economica. Il rischio è che l’emergenza, che oggi non viene affrontata adeguatamente, diventi domani la scusa per ulteriore compressione di diritti e salario.
Il diritto a restare a casa, garantendo la sicurezza di sé stessi, della comunità, dei propri cari, dei propri anziani è per tutti. Invece, avete fermato prima i calciatori degli operai. Ancora una volta non avete perso l’occasione di ricordarci come funziona questa società.
Rsu Gkn Firenze
12 marzo 2020