Il Centro Studi Ordine Nuovo (che darà poi vita alla rivista omonima) vede la sua genesi nel 1954 all’interno del Movimento Sociale Italiano da cui uscirà definitivamente nel 1956, operando una dolorosa scissione, durante il Congresso di Milano.
Ordine Nuovo si era infatti costituito come una corrente interna al MSI di Michelini composta da ex-giovanissimi repubblichini intransigenti che avevano, in precedenza, dato vita alla breve stagione terroristica dei secondi Fasci di Azione Rivoluzionaria (1949-1951).
Il gruppo si pose subito su di una linea nazional-rivoluzionaria e intransigente, rimproverando ai vertici missini di aver ceduto alla mollezza del gioco parlamentare e di ricercare, anche grazie all’avvicinamento con i Monarchici, un conservatorismo borghese inoffensivo; tradendo così la causa in nome del moderatismo.
La nascita di questa corrente, anche grazie al suo indubbio spessore culturale, segnò profondamente le strutture giovanili missine, ingenerando una vasta area di consenso anche dopo l’uscita dal partito e bel al di là della stessa consistenza militante di ON o della diffusione della rivista.
Dopo alcuni anni di proselitismo e strutturazione organizzativa (connessa alla creazione di importanti sinergie europee), Ordine Nuovo diventerà il più importante gruppo terroristico neonazista (a livello Occidentale) della prima metà degli anni ’70, responsabile non solo di alcune terribili stragi (come Piazza Fontana o Piazza delle Loggia) ma di decine di manovre destabilizzanti.